“È stato un piacere collaborare con tutte queste persone incredibili, specie con Canonero per i costumi. Lei è ancora più ossessiva di me, perché ha lavorato a lungo con Kubrick, il che è entusiasmante. Affinché un progetto come questo prenda vita, è necessario lavorare con i professionisti migliori”, osserva Michele a proposito di alcuni dei momenti salienti della lavorazione della campagna. “Ma la realizzazione degli scatti in esterno ispirati a Barry Lyndon, in cui abbiamo inserito l’abito bianco dalla linea vittoriana con le strisce Adidas tra i costumi dell’epoca, è stato tra i miei momenti preferiti”.
Come era prevedibile per uno sforzo creativo di tale portata, il viaggio ha avuto inevitabilmente i suoi intoppi: “C’era sempre una sfida da affrontare, e mettere insieme molte persone con specializzazioni diverse e provenienti da tante parti del mondo è stato complesso”, ammette Michele. “Uno degli ostacoli più difficili da superare è stato ottenere l’accesso ai costumi originali dei film, perché non tutto era conservato correttamente, quindi abbiamo dovuto ricrearne alcuni rapidamente, ma con precisione”. Anche il casting non è stato facile: “Trovare i volti giusti per ogni scena ha richiesto molto tempo, è stato quasi come lavorare a un film vero e proprio”.